La direzione era bella predefinita, il viaggetto dalla mia città a Vicenza non è certo infattibile, ma non è una mezz'ora di scampagnata, ecco. Il nostro fine settimana sarebbe stato interamente dedicato alla visita della (BELLISSIMA, lo ripeterò fino a quando possibile!!!) mostra "Raffaello verso Picasso", ospitata nella Basilica Palladiana, ristrutturata da poco e molto bella, e della città di Vicenza, di cui abbiamo sempre sentito parlare bene, ma che non avevamo mai visto. Insomma, tutto bello deciso, fino a quando, a sei chilometri dall'uscita autostradale che avremmo dovuto prendere, facciamo la prima delle nostre deviazioni ... Venezia.
Così bella e affascinante, così poco distante dalla nostra meta, non siamo riusciti ad ignorare il suo richiamo. La proposta mi è proprio uscita dal cuore, quando ho realizzato che ce ne saremmo stati lì, ad una quarantina di chilometri da lei, che ha vissuto con noi attivamente un pezzetto così speciale della nostra vita. Non potevamo non andarci. Per fortuna, se una è matta, l'altro le va dietro e così, abbiamo parcheggiato la macchina, preso il "ferry lido" e raggiunto la Serenissima.
Il vaporetto ci lascia a Rialto, e noi, come fossimo di casa, ripercorriamo le calli con sicurezza fino ad arrivare a San Marco. Venezia è una di quelle città eleganti dove però mi sento perfettamente a posto. Il mare le dà quel senso di calma e quasi di sottomissione alla natura che la rendono vulnerabile e fiera al tempo stesso. La Basilica se ne stava ancora là ovviamente, per fortuna non assediata da troppi turisti, intenti a dar da mangiare ai piccioni. Camminiamo tra le calli per un po', percorrendo il ponte di Rialto, riandando dal gioelliere in cui mio marito ha comprato l'anello di fidanzamento, riguardando i tanti negozi di abilissimi artigiani del vetro, passeggiando sulle sponde del Canal Grande. Ci sono angoli di Venezia che amo particolarmente, dove la luce si riflette in un modo unico, dove si può godere di silenzi quasi irreali, ti rendi davvero conto che la vita senza auto è un'altra cosa.
Stiamo qualche ora a goderci la città e poi ripartiamo per Vicenza, davvero, questa volta.
Troviamo senza difficoltà l'albergo, e questo lo preciso perchè, in tanti anni di viaggi, non è proprio stato sempre scontato! L'hotel è bello, moderno, accogliente e vicinissimo al centro. Posiamo i bagagli, e andiamo a piedi nel centro storico. E saranno state le sapienti illuminazioni cittadine, non so, ma il centro storico di Vicenza ci appare bellissimo.
Organizzato, pulito, ricco di storia, la basilica Palladiana è incantevole, ci sono cascate di luce che la illuminano ... una prima impressione più che positiva! Facciamo in un mezzo pomeriggio tutto quello che avremmo dovuto fare in un giorno ... percorriamo Corso Palladio, via principale del centro storico, vediamo il bellissimo Teatro Olimpico, il Duomo e arriviamo fino al Castello. Compriamo anche un po' di baccalà alla vicentina, non potevo non assaggiarlo, vediamo che per la mostra c'è una coda lunghetta anche considerata l'ora, ma non ci spaventiamo ... tanto abbiamo prenotato. Con una piacevole passeggiata ritorniamo in albergo. Non male come primo giorno ... gambe stanche e cuore felice!
Il mattino ci trova affamati, ma a questo pensa l'albergo con una colazione super! Check out e partiamo per andare a visitare la mostra.
Anche con le luci del giorno Vicenza ci appare bellissima!!! Giriamo un pochino nel mercatino dell'antiquariato sparso per il centro storico mentre aspettiamo che arrivi l'ora dell'entrata e poi...entriamo nel fantastico mondo dell'arte! Colori, forme, sguardi...tanta commozione nel vedere soprattutto alcune opere ... BELLISSIMA!!!
Ancora un giro e poi recuperiamo la macchina per tornare a casa ... anzi no, deviamo a Verona, tanto è sulla strada! E così, il nostro "week end artistico" si è trasformato nel "week end delle tre V"!
Verona, ci siamo stati un numero di volte molto vicino al 10 ma è sempre meravigliosa.
Ormai sappiamo benissimo dove andare a cercare parcheggio, le strade anche meno trafficate da percorrere, le cose che ci toccano il cuore. Come la Casa di Giulietta, che è in assoluto il mio luogo preferito, soprattutto quando, come ieri, non è assediata dai turisti che le toccano il seno per seguire la tradizione e poter quindi ritornare. Tanto per precisione, noi non l'abbiamo mai toccato e siamo sempre ritornati!!! Il sole tramonta mentre siamo sotto il balcone, è impossibile non farsi risuonare in testa i bei versi di Shakespeare ... con un po' di commozione salutiamo Giulietta, l'Arena, piazza delle Erbe, piazza Bra e ci incamminiamo sulla via del ritorno a casa, questa volta veramente. Non sono mai pronta a tornare a casa, specialmente da certi posti, mi assale una malinconia ... ma tanto è così, bisogna essere a casa per poter ripartire, perciò ...
Siccome ci siamo trovati davvero benissimo, questo è l'albergo in cui abbiano pernottato: http://www.key-hotel.it/
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