(Oceano Mare, Alessandro Baricco)
Sicuramente ormai tutti avrete sentito la notizia dello tsunami di questa mattina, nell'Oceano Pacifico. Come spesso accade, la terra ha tremato e il mare si è preso la sua rivincita, creando un'onda alta più di un metro, che ha investito le isole Salomone. Morti, ovviamente, feriti, ovviamente, molto da ricostruire, ovviamente. Il mare è così, con il suo essere impetuoso è allo stesso tempo magnifico e catastrofico. Quelle stesse isole sono meta ogni anno di grandi viaggi, quelli bellissimi che creano un sacco di invidia a chi non li compie ma vorrebbe, quelli che se fai stampare tutte le foto che scatti non mangi per anni, tutto proprio grazie a quel mare. Oggi, però, non è per la bellezza o la trasparenza dell'acqua che se ne parla, nè per i pesci che la popolano, nè tantomeno per il carattere splendido degli abitanti. Se ne parla perchè il mare, oggi, ha deciso di ricordarci che è bello ammirarlo ma è giusto temerlo. Ma non si può cessare di amarlo, per questo ...
"Ma soprattutto: il mare chiama. (...) Non smette mai, ti entra dentro, ce l'hai addosso, è te che vuole. Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti"
(Oceano Mare, Alessandro Baricco)
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