Oggi, navigando in rete, mi sono imbattuta in questa frase: “Il
viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno” di
Dino Basili. Ho cominciato a
pensare che, essendo appena tornata (a proposito se siete già stati a Parigi e
ve la ricordate splendida … la state sottovalutando, è ancora più splendida!)
dovrei essere pervasa da questa doppia gioia, ma di primo impatto, invece, non
mi sembra proprio. E anche le altre volte che sono tornata non mi è balzata in
testa la gioia come prima emozione.
Partire per un viaggio porta in sé quel
misto di emozione – aspettativa – sollievo - ansia che tutto vada come ci
aspettiamo – spensieratezza, con cui il ritorno non può competere. Preparare le
valigie, trascinarle stracariche (beato chi ha inventato il trolley!), o invece
portarsi solo lo stretto indispensabile, aspettare l’aereo o il treno, o
partire in macchina per raggiungere la meta, sapere cosa aspettarsi ma non del
tutto, lasciare la porta aperta alle sorprese e poi … finalmente l’aereo
atterra, il treno arriva in stazione, la macchina si ferma in un parcheggio e
si comincia l’avventura. “Che cosa guardiamo per prima?” “Ci buttiamo subito in
acqua?” “Disfiamo dopo le valigie, ora di corsa per strada a guardare cosa c’è”…
questa sì che è gioia! Tuffarsi in un’acqua nuova, vedere nuovi volti, nuovi
occhi, avere noi stessi nuovi volti e nuovi occhi e vivere almeno per un po’ in
un’altra realtà, assaporare la sua atmosfera, cercare di conoscerla, di capirla.
I giorni poi trascorrono, si rifanno le valigie, si riprende l’aereo, il treno
o la macchina e via, si torna a casa … con la malinconia di aver lasciato da
qualche parte del mondo i nostri occhi spensierati, le nostre mani allacciate a
piccoli batuffoli speranzosi, la nostra leggerezza di viaggiatori … però, sì c’è
anche un però, con la consapevolezza che bisogna essere a casa per ripartire, per
preparare un altro viaggio, per sentire di nuovo la gioia della partenza.Per chi proprio non riesce a stare fermo, per chi ha bisogno di lasciarsi ispirare, per chi è curioso di sapere e di scoprire, per chi è in cerca di qualche occasione...per chi, come me, ama viaggiare!
Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)
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venerdì 16 novembre 2012
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