Io con Genova ho un rapporto complicatissimo. Va oltre l'odio-amore. Ci sono dei posti, degli scorci, dei panorami che mi fanno brillare gli occhi, poi mi giro e vedo altrettante cose che mi fanno accapponare la pelle. Penso succeda così a molti nei riguardi delle grandi città, che sono sempre un po' complicate da vivere, specie per chi non ci è nato, ma ci capita solo di passaggio. Io a Genova ci ho abitato anche per qualche tempo durante il percorso di studi, ma non l'ho mai vissuta in maniera goliardica, tutt'altro. E così ho forse perso momenti di svago che me l'avrebbero fatta apprezzare sotto un'ottica diversa. Ora sono due i motivi che mi spingono ad andarci. Uno è il Porto antico con l'Acquario, l'altro i bei negozi di via XX settembre. Lo so, non sono concetti che salvano proprio il mondo ma è la verità.
E così, in questa incursione settembrina, abbiamo cercato di guardare Genova come la guarderebbe un turista, meno di fretta e scattando molte foto.
Innanzitutto cliccate qui e create l'atmosfera.
Il nostro tour è iniziato con un po' di sano shopping (piccola tip per chi abitasse in zona o ci capitasse: le poltrone massaggianti di Fiumara sono apocalittiche! Provatele e vedrete.), poi abbiamo parcheggiato la macchina al porto e, gambe in spalla, abbiamo tirato su il naso come farebbe chi la visita per la prima volta. La zona del Porto Antico è secondo me la più bella di Genova. A me piace il mare è vero, e questo influenza il mio giudizio, ma c'è così tanto della cultura ligure in quel posto, che per forza pensi ai pescatori e al loro lavorare al mattino prestissimo o di notte, in mezzo a quel profumo di mare. Poi vedi le case e i palazzi tutti arroccati a rivendicare porzioni di terreno che non bastano per tutti, e la Lanterna, che è un simbolo assoluto, e parti con le canzoni in dialetto che da piccola tanto odiavo ma che mio malgrado ora mi ritrovo a cantare in modo quasi automatico quando vedo certi panorami. Questa zona è stata completamente rimessa a nuovo in occasione delle Colombiadi, cioè i festeggiamenti per i 500 anni della scoperta dell'America, che hanno dato un nuovo volto alla città. Proprio in quell'occasione hanno aperto l'Acquario, che è il secondo d'Europa e il nono del mondo, piazzato un Galeone, che è più scenico che altro ma bellissimo, e dato una bella impronta alle piazze inserendo le Caravelle in disegni e vegetazioni. Non si può dire che non abbiano approfittato dell'occasione.
Abbiamo passeggiato un po' e, pensando di lasciare l'acquario per il giorno successivo, ci siamo inoltrati nei vicoli di Genova. Quindi, spalle al mare e via all'esplorazione di stradine più o meno strette, i "caruggi" in dialetto ligure, che sono un caos vero e proprio. Sono una torre di Babele spalmata in lungo e non in alto. Puoi trovare il negozio di chincaglierie e la gioielleria di antichissima famiglia ligure a un portone di distanza, una gelateria tipica e un ristorante orientale proprio attaccati. E tutto si mischia e si fonde, a volte con buffi esiti confusionari, ma assolutamente caratteristici. Camminando un po' arriviamo alla Cattedrale di San Lorenzo, in pieno stile ligure, immensa se paragonata alla piazza su cui sorge, quasi ce l'avessero incastrata in quel posto lì. Saliamo ancora e arriviamo al palazzo Ducale, bellissimo, che ospita molte mostre e che affaccia su piazza De Ferrari, con la bella fontana. Per me è sempre stata un punto di riferimento per ogni indicazione, non si può prescindere da questa piazza. Grande, grandissima, con questa fontana enorme al centro, il teatro Carlo Felice e la grande via dello shopping, via XX settembre, che da qui parte con la sua schiera di negozi. Che, per inciso, abbiamo visitato, così, già che c'eravamo ci sembrava brutto non approfittarne. Risalendo da metà di via XX settembre deviamo in piazza Dante e andiamo alla casa di Cristoforo Colombo. O presunta.
Si dice che sia nato lì e ci abbia vissuto fino a quando sì trasferì a Savona. A noi piace crederlo. Era chiusa ma abbiamo potuto attraversare le mura che un tempo cingevano la città, nel tentativo di proteggerla dagli attacchi provenienti dal mare, e vedere le torri che sovrastavano la porta della città. Ricordo che alle scuole elementari ci avevano portato in gita per vedere la casa di Colombo, e ne ho un ricordo bellissimo. Non saprei raccontare cosa ci sia dentro, la ricordo molto piccola, ma so di essere stata contenta di averla vista e confesso che vorrei ritornarci. (Per info, guardate qui).
Ripercorriamo le strette stradine, ci addentriamo in via San Luca, che è anche patrimonio Unesco e risbuchiamo nella zona del mare. Prendiamo la macchina e torniamo a casa.
P.s. Un consiglio molto pratico. Nei parcheggi, ovviamente a pagamento, intorno al porto c'è un po' di difficoltà di pagamento. Non accettano i bancomat e se li accettano a volte non funzionano comunque, quindi munitevi di spiccioli. Molti.
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