
Ma veniamo ai consigli che forse potrei seguire.
Prima di tutto, e su questo c'è assoluta e universale condivisione, bisogna fare una lista. E partiamo già malissimo. Io adoro le liste ma quando preparo la valigia la lista risiede nel mio cervello e se la scrivo, non so, ma mi sembra di perdermi dei pezzi. Che poi è esattamente il contrario di quello a cui servirebbe la lista. Comunque si può provare, mi sembra utile tutto sommato. Perciò, punto uno: lista.
Punto due: disporre tutto il contenuto della lista, accuratamente selezionato, sul letto. Io non posso farlo, perché se accidentalmente la mia gatta si accorge che riempio il letto di materiale morbido, lo va subito a collaudare e se la scaccio si risente. E già che sentirà la nostra mancanza non mi sembra il caso di infierire. Ma neanche di portare dall'altro capo del mondo vestiti pieni di peli di gatto perché non ho avuto cuore di non farcela giocare dentro. Quindi io evito se posso, ma penso sia comunque utile visualizzare materialmente il contenuto prima di inserirlo.

Punto quattro: pensa al beauty. Non portare bottiglie di liquidi esageratamente grandi, a meno di non essere in partenza per mesi verso un luogo non dotato di un market di qualunque tipo. Si può sempre comprare sul posto quello che finisce. Inoltre, in caso di apertura accidentale della bottiglia di bagnoschiuma al profumo di rosa e orchidea, se il contenuto si aggira sui 150 ml è un conto. Un altro è avere la sensazione di essere stati catapultati in una bottiglia di ammorbidente che ha sporcato tutti i vestiti per giunta. Piccole bottiglie. Sempre.
Punto cinque: sfrutta i buchi che si formano in valigia tra i vestiti o le scarpe per inserire intimo, costumi e trucchi. Ora, sinceramente, io intimo e costumi non li metto tra le scarpe e neanche li lascio vagare per la valigia, ma hanno bustine proprie che schiaccio e compatto fino all'inverosimile. Però se a voi non dà fastidio, servitevi dei piccoli indumenti per rendere nulli gli spazi del bagaglio.
Ora, in teoria, la valigia il necessario l'ha ricevuto. Ma c'è chi fa il perfezionista e dice di coprire il tutto con un foulard vecchio perché niente si stropicci. Ancora. Tanto lo sappiamo che anche se ci ostiniamo ad appiattire, arrotolare, inserire cartoni tra gli indumenti piegati per dare rigidità (sì, c'è anche chi lo propone. Alla faccia dei chili a disposizione...) alla fine, quando la prima sera vogliamo essere sfiziosi e tiriamo fuori il nostro abito carino, che pensiamo di aver riposto con assoluta cura, al primo specchio in cui ci guardiamo per complimentarci con il nostro aspetto, vedremo una serie di belle pieghette ostinate. Bisogna scegliere le battaglie da combattere. E quelle contro le valigie non lo sono.
P.s. Comunque ieri, mentre stiravo i panni, che sono soprannominati "il mucchio selvaggio", qualcosa da portare l'ho individuata anche con una certa soddisfazione. Quindi, dai, non proprio malissimo.
P.p.s. Venti giorni...non vedo l'ora!!!
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