
La storia è questa: Harold Fry, tranquillo pensionato che vive con la moglie in un paesino del sud inglese, viene a sapere che una vecchia amica sta morendo in un ricovero di una città ai confini con la Scozia. Harold quindi le scrive una lettera ma, arrivato alla buca, invece di spedire la missiva comincia a camminare (il rimando a Forrest Gump si fa largo nella mente).Ovviamente, essendo una decisione impulsiva, l'anziano non è equipaggiato per la lunga camminata, si stanca abbastanza facilmente, e non ha neanche avvisato la moglie. Ma questo non lo ferma. Harold è convinto che finché camminerà la sua amica rimarrà in vita. Il romanzo segue perciò le tappe del viaggio e ci fa conoscere non solo il protagonista, la sua storia e le vicende personali, ma anche alcune persone che incontra e che condivideranno con lui il cammino. Che, visto che mi piacciono i dati, ha una lunghezza di 1000 Km e una durata di 87 giorni. Ottantasette giorni di cammino. A piedi. Con scarpe leggere. Almeno all'inizio.
Giusto per placare la curiosità, Harold a destinazione ci arriva, ma per sapere quello che è successo dopo, vi conviene leggere questo bel romanzo.

Da qui tocca una miriade di città, più o meno piccine, tra cui Bath, Warwick e Hexham.
Bath mi è rimasta in mente da quando ho letto i romanzi di Jane Austen. Lì l'autrice aveva abitato con la sua famiglia e lì ambientò alcuni romanzi. E poi ci sono una bella Abbazia e anche le terme romane, molti autori della letteratura facevano andare a Bath i propri personaggi per i soggiorni termali. La città è stata nominata anche patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Qui e qui trovate un po' di informazioni per pianificare una gita a Bath. Che è proprio una bellissima città.

Prima dell'arrivo a destinazione, la città di Berwick, Harold passa anche per Hexham, una città che sorge nei pressi del Vallo di Adriano e che fu incendiata anche dalle truppe di Wallace. Per chi conosce Braveheart. O Mel Gibson. Qui ci sono informazioni utili.
A volte un libro offre veramente regali preziosissimi, come una scusa per un viaggio inaspettato in luoghi fino a quel momento sconosciuti. Perciò, anche per questo, dico grazie ad Harold Fry.
Foto dei luoghi dai siti indicate, foto del libro mie.
A volte un libro offre veramente regali preziosissimi, come una scusa per un viaggio inaspettato in luoghi fino a quel momento sconosciuti. Perciò, anche per questo, dico grazie ad Harold Fry.
"Se uno non fa follie ogni tanto, addio speranza"
Foto dei luoghi dai siti indicate, foto del libro mie.
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