Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

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martedì 5 marzo 2013

London calling


Finalmente ci sono riuscita! Le mie 624 foto, sono diventate "solo" 132, per la gioia delle vene di amici e famiglia, scongiurando coliche di mal di pancia improvviso o sonnolenza acuta. Però, più le guardo più mi piacciono ... le foto in sé, non essendo grandi maestri, non rendono al massimo, ma sono i ricordi che il cervello mi propone che me le fanno piacere quasi come se fossi là. Londra è un vero spettacolo. Con spettacolo intendo proprio il senso stretto del termine. Londra si mostra senza problemi, è fiera, pulita, divertente, gestibile, sorprendente. E, lasciatemi sfatare almeno a metà un mito, che poi è stata la domanda ricorrente da quando sono tornata, Londra non è cara. Ti offre tantissime possibilità di spendere, negozi, spettacoli, alcuni musei interessanti come quello delle cere, ma non sono spese indispensabili per godersi la città. Sì, certamente andare a teatro a vedere un musical è bellissimo, e un giro da Harrods è unico, ma senza queste mete, Londra è strabiliante comunque. Quindi non bisogna rimandare solo perchè si teme che poi arrivati là sia necessario spendere. Basta organizzarsi un po'. Ci si riesce, provato e confermato.

Tanto per cominciare i trasporti. Fondamentali se si alloggia non proprio in centro, sono probabilmente la nota economica più dolente. I biglietti per una corsa singola costicchiano, effettivamente. Ma, se si fa ricorso alle cards, la Oyster o la Travel, che abbiamo ampiamente usato, i costi diminuiscono moltissimo. Si possono prendere tutti i mezzi che si vogliono in numero illimitato. E se si acquista la Travel Card dopo l'orario di punta, le 9.30, si paga anche meno. E quindi si può cogliere la straordinaria opportunità di salire sul Double Decker e scendere anche solo dopo una fermata, o starci sopra un po' di più per godere di un panorama più "alto". O, meno divertente ma possibile, se si sbaglia la linea della metro si possono scoprire punti interessanti che magari non erano in programma, sbirciare qualcosina rendendo lo sbaglio proficuo, e poi tornare sul nostro percorso, senza dover acquistare un altro biglietto.

Altra falsità da sfatare, il cibo. A Londra non si mangia male. Si può mangiar male perchè c'è un'infinità tale di locali che offrono cucina internazionale, che probabilmente qualcuno non sarà il massimo. Noi personalmente abbiamo mangiato a Chinatown, che peraltro è bellissima, soprattutto di sera, spendendo pochissimo, mangiando a buffet (e quindi tantissimo) e tutto era molto buono. Abbiamo mangiato anche in un locale tipico vicino al Natural History Museum, dove abbiamo gustato un ottimo e molto abbondante Fish & Chips (assaggiarlo è d'obbligo) corredato di salse e purea di fave per poco più di 14 sterline. Si può anche mangiare nei pub, che sono bellissimi, ma attenzione all'orario, alle 23.30 al massimo si viene cortesemente invitati a guadagnare la porta e andare a casa.

Ma veniamo ai punti di forza. O meglio ad alcuni, perchè in quattro giorni sento che abbiamo appena grattato un po' la superficie riuscendo solo ad intravedere la ricchezza e la bellezza di questa città.

Mi aspettavo di dover percorrere chilometri e chilometri in metro da un'attrazione all'altra. Avevo programmato spostamenti, segnato le stazioni della metro da cui salire e scendere, con buona pace delle nostre ginocchia, invece no. Invece, uscendo dalla National Gallery, che si affaccia su Trafalgar Square, punto nevralgico della città nonchè bellissimo, mi cade l'occhio oltre alle colonne, e cosa vedo ... il Big Ben!
E così ci siamo andati a piedi! Ed io, sciocca che avevo pensato a come inserirlo, dove fosse meglio scendere, quale stazione fosse più vicina. Abbiamo passeggiato da un punto all'altro, sedendoci a bere un caffè dal nostro thermos (utilissimo se fa un po' freddo) su una panchina a Soho Square, e avendo come punto di riferimento l'orologio simbolo di Londra. Siamo passati davanti a Dowing Street, residenza del primo ministro, e abbiamo notato come abiti vicino al suo posto di lavoro. In un attimo infatti eravamo all'House of Parliament. Vicino al Big Ben, una meraviglia, e alla Westminster Abbey, imponente. Così, solo passeggiando.

Non abbiamo attraversato il fiume e quindi questa volta niente giro sulla London Eye, la grande ruota panoramica, ma le code sono lunghissime e il giro dura circa mezz'ora. Troppe cose da vedere e troppo poco tempo. La casa di Sherlok Holmes, il binario 9 e 3/4 di Harry Potter, Carnaby Street, Piccadilly Circus, Regent Street, Leicester Square, Buckingham Palace, The Mall ... tutto da vedere assolutamente, ovviamente oltre il British Museum e parte della National Gallery! Abbiamo camminato fino a sera, fino a quando le gambe ci hanno imposto lo stop forzato, seguite dai piedi. E di sera, Londra acquista ancora più fascino con le vie illuminate, le lanterne di Chinatown accese che oscillano sospese, i grandi schermi di Piccadilly ... non l'avrei mai pensato, eppure riesce perfino ad essere romantica. Abbiamo sorseggiato una cospicua birretta in pub e di corsa a dormire, in vista di un altro giorno tutto da camminare.

Trascorrere la mattina in due dei grandi polmoni verdi, Kensington Gardens e Hyde Park, ti dà l'impressione di essere un londinese d.o.c. C'è chi porta a spasso il cane, chi va in bici, chi fa jogging, e chi fotografa ogni cosa perchè tutto sembra bellissimo. Abbiamo visitato molto meglio i Kensington Gardens, ci siamo soffermati qualche minuto con i cigni del lago, qualche foto presso la statua di Peter Pan, uno sguardo anche ai giardini italiani e poi di corsa allo Speakers' Corner in Hyde Park a fare le foto di rito.

E poi, ci capita una cosa che proprio non ci aspettavamo. Troviamo ad attenderci una (lunga) coda alle porte del Natural History Museum. I principali musei a Londra sono tutti gratuiti. All'entrata c'è una scatolina in cui inserire le offerte, ma nessun biglietto e quindi, pensavamo, nessuna coda da fare. Invece il Natural History è talmente frequentato soprattutto da famiglie che portano i bimbi che per far sì che dentro si possa girare scaglionano le entrate. Dentro il museo è bellissimo, a partire dall’architettura alle varie sezioni. C'è perfino un simulatore di terremoti. E un T-Rex ad altezza naturale che si muove e "ruggisce"... e si torna bambini per un po'. La visita può durare quanto si vuole a seconda delle sezioni che si vogliono visitare. Certo è che, se si vuole guardare bene tutto, ci si impiega un giorno intero. Così come al British Museum, che contiene alcuni tra i più importanti tesori della storia dell'archeologia, tra cui la Stele di Rosetta, una delle Cariatidi, alcuni fregi del Partenone, tantissimi reperti dell'Antico Egitto, della civiltà Maya, Assira, della città di Ur ... c'è da rimanere a bocca aperta per ore. Per non parlare della National Gallery. Si sta faccia a faccia con le opere di Van Gogh, Monet, Manet, Renoir e moltissimi altri artisti che hanno reso unica l'arte. Sempre gratis. Anche se poi qualcosa alla fine si lascia sempre, non si riesce ad andare via così, con gli occhi pulsanti di bellezza, senza dimostrare una qualche riconoscenza in forma economica.


Concludere la giornata di fronte al Tower Bridge, col tramonto che colora la parte più moderna dei grattacieli e la più antica della Tower of London è stato uno dei momenti più belli ed emozionanti di questi giorni londinesi.

Tante sarebbero le cose da raccontare su Londra, tante quelle che si possono fotografare ma l'atmosfera, quella si può solo provare. Londra stuzzica, ti porta a voler vedere sempre di più, a voler essere parte della città. Ti stuzzica, non è per niente altezzosa, anzi accogliente nella sua pulizia e ordine.

Stare ai piedi del Big Ben, passeggiare in Carnaby street, contemplare la maestosità della Tower of London e del Buckingham Palace, sostare sulle rive del Tamigi mentre si accendono le luci della sera ... quante emozioni questa nostra Londra!!!

Ed ora qualche foto ...









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