“Penso che un sogno così non ritorni mai più …” queste sono
le parole che mi risuonano in testa quando ripenso al mio viaggio di nozze in …
Polinesia! Già la luna di miele non è proprio un viaggio come gli altri, tanto
più se fatto davvero a ridosso delle nozze, ma la meta … che meta!!! È proprio
come tutti ne parlano, ma viverla in prima persona la rende più bella,
ovviamente, come succede quando vivi un sogno splendido! Il viaggio è un po’
lungo, ma quello che si trova una volta arrivati, anche solo in aeroporto,
ripaga ampiamente le 24 ore di volo. Tutto è cominciato quando ho visto per la
prima volta il cartone disney “La spada
nella roccia”. Rimasi affascinata da mago Merlino che chiamava a gran voce una
città, Honululu … ah che bel suono, mi sono detta subito che un giorno ci sarei
andata. Poi, crescendo, appassionandomi di viaggi, studiando, l’occhio mi è
caduto su isole non molto distanti dalle Hawaii effettivamente, ma assai più
esotiche e meno “costruite”, quelle della Polinesia appunto. Ecco, quella
sarebbe stata la mia meta da sogno, e così è stato. Ma andiamo con ordine …
La Polinesia si compone di molte isole(il suo nome vuol dire
appunto quello), ma noi abbiamo deciso che, per paesaggio sottomarino e vita di
relax avremmo toccato la Polinesia francese, soggiornando a Bora Bora e
Rangiroa, dopo una sosta notturna e molto necessaria a Tahiti.
Arrivare in aeroporto a Papeete, sull’ isola di Tahiti, significa essere
accolti da tre suonatori di ukulele in abiti tipici, che alle 2 di notte ti
danno il benvenuto, significa ricevere una (la prima a dire il vero) collana di
fiori di tiarè profumatissima (che ho tentato di conservare con pessimi
risultati), significa arrivare in un resort affacciato direttamente sulla
spiaggia nera, vulcanica, con la vasca idromassaggio in una parte della stanza
dedicata solo a lei, con il suono delle onde dell’oceano Pacifico come
sottofondo, vedere il sole sorgere in questo Paradiso … è un ‘esperienza
speciale. Ma, come ho detto prima, anche se sarebbe stato bellissimo approfondire
e scoprire qualcosa di più di questa città, il mattino dopo siamo di nuovo in
partenza. Volo cortissimo, solo un’ora scarsa, per raggiungere Bora Bora. La “perla
del Pacifico”, così è chiamata, ci ha accolto subito con un contrasto di colori
splendido, l’acqua di un turchese mai più dimenticato, e il verde intensissimo
delle sue montagne. Veniamo portati nel resort, coccolati con cocktail di
benvenuto e salviette profumate e finalmente
ci viene mostrata la “camera”. Che poi come si fa a definire camera … immersa
in un giardino tropicale, disponeva di jacuzzi privata, gazebo con tavolo e
panche nel giardino privato, doccia all’aperto
e letto a tre piazze! Che sogno!!! E poi il profumo che c’era … legni e fiori coloratissimi!
Senza neanche disfare le valigie, infiliamo il costume e di corsa nella laguna.
Acqua bassissima e trasparente in modo assoluto. Giochiamo con qualche
pesciolino e ci godiamo lo spettacolo della cartolina che stiamo vivendo, l’acqua,
le palme che si piegano verso la laguna, le montagne … ma la sera fa presto ad
arrivare ai tropici e alle 18 è già buio (così come alle 6 è già bello luminoso).
Alla reception ci informano di tutte le escursioni che avremmo potuto fare:
passeggiata sul fondo del mare, gita al Lagunarium corredata di shark feedind, uscita
serale per vedere lo spettacolo unico del festival delle arti nella città di
Vaitape. Ci accordiamo per due su tre, la sera prendiamo il mare (nel senso
letterale del termine, eravamo seduti così avanti sul moto scafino che ci
portava che ci siamo lavati per bene!) e arriviamo nella città per lo spettacolo.
Mai parola fu più giusta! Centinaia di ballerini che, ancheggiando, ci hanno
fatto rivivere il mito locale dell’origine del mondo, musiche e balli
ininterrotti per quasi tre ore … stupefacente!!! Tornando in hotel, notiamo con
meraviglia che, vicino alla bottiglia di champagne di benvenuto, ci hanno messo
sui comodini due bottigliette d’acqua e le favole con protagonisti i personaggi
mitologici polinesiani … sempre di più senza parole ci addormentiamo nel
favoloso e immenso lettone.
La vacanza è stata lunghetta, quindi, per non fare un post
gigante e noiosissimo, come quegli album fotografici che amici e parenti
costringono a vedere una volta ritornati dalle vacanze, per ora mi fermo qui.
Nelle prossime settimane proseguirò con il racconto delle nostre escursioni a
Bora Bora (topo e caduta inclusi!) e della fantastica e incontaminata Rangiroa.
Qualche notizia pratica ...
- il nostro tragitto è stato Milano - New York - Tahiti - Bora Bora - Rangiroa, il primo tratto abbiamo volato con Alitalia, per i successivi il volo è stato operato dalla Air Tahiti Nui (strepitosa)
- i nostri alloggi sono stati: Radisson Plaza Resort a Tahiti, Bora Bora Pearl Beach Resort & Spa a Bora Bora, Kia Ora Resort & Spa a Rangiroa. Questi erano davvero splendidi, ma se dovessimo tornare (e un giorno torneremo!!!) cercheremo di alloggiare nelle splendide pensioncine familiari disseminate qua e là nelle isole. Sono belle, più economice e danno la possibilità di stare a più stretto contatto con le persone del luogo.
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