Tra vent'anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

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martedì 9 agosto 2016

Mykonos...buona, anzi buonissima, la prima!

Piccola nota prima della lettura. Penso che sia più bello leggere il post con questo in sottofondo, vi sembrerà di esserci!

Sapete quando avete voglia "solo" di staccare la spina, cercare relax e divertimento, natura che ti sfinisca gli occhi per la bellezza e una vacanza scaccia pensieri? Ecco, se avete necessità di tutte queste cose, o una sola, o anche se volete vedere un'isola davvero davvero davvero bellissima, andate a Mykonos.
Due anni fa (e anche l'anno scorso, ma lo racconterò in un altro post) il Maritino ed io sentivamo l'esigenza di isolarci, in tutti i sensi, di diventare ostaggi del mare e del relax. Quindi, guardando un po' le mete in cui non eravamo stati, comparando i costi e lasciandoci trascinare dai bei pareri di chi ci era già stato abbiamo deciso di volare 9 giorni nella bella isola delle Cicladi.

Piccola divagazione tecnica. Abbiamo volato con Easyjet e abbiamo alloggiato ai Maganos Apartments, a Agia Anna, Paraga, in un appartamento delizioso con vista favolosa e piscina (prenotato su Booking.com, ma ora si trovano su Airbnb). Ci saremmo ritornati anche l'anno successivo ma è stato impossibile ritrovarli. Se dovessimo tornare a Mykonos, e succederà, ritorneremmo sicuramente lì! E siamo andati dal 24 settembre al 2 ottobre, ultimo volo di rientro.

La prima cosa che ci ha colpiti atterrando è stato il vento. Caldo, potentissimo. Già in fase di atterraggio, tra un sobbalzo e l'altro, vedevamo il mare incresparsi e la terra brulla, arsa, scura, che insieme al blu del mare crea un contrasto meraviglioso. E i colori delle case, bianche con le imposte in ogni sfumatura di azzurro...eravamo già conquistati. Dopo aver aspettato (invano) che ci venissero a recuperare, abbiamo diviso un taxi con una coppia di ragazzi che alloggiavano nel nostro stesso posto. E lì il primo assaggio della guida, diciamo sportiva dai, degli autisti dell'isola. Stradine strettissime, a tratti sterrate, in continua salita e discesa, prese con una velocità folle...prendendo il bus i giorni successivi, abbiamo imparato davvero a goderci i trasporti come giostre di un luna park e a ridere di gusto ad ogni discesa.

Arriviamo al nostro appartamento, pulitissimo, disfiamo gli zaini e per la prima volta do un'occhiata al panorama. Che non si può descrivere il mare quando è così blu, e così "tanto", così protagonista. Da rimanere estasiati. Quando arriva il tramonto poi...non so quante foto ho fatto di questo incantevole tramonto. Vogliamo subito andare a Mykonos town, e la proprietaria ci spiega dove poter prendere i bus ma poi ci accompagna direttamente. E qui, la meraviglia. Il tramonto, il mare, le luci che cominciano ad accendersi e la città così bianca, pulita, pullulante di gente, con tutti i negozi aperti...rimaniamo incantati! Giriamo e ci perdiamo tra le varie stradine, vediamo i mulini, il porto, "little Venice", mangiamo di corsa, prendiamo un bus e torniamo a casa, felici.

Dopo una notte di sonno davvero profondo, la mattina ci svegliamo con un tempo orribile, piove e c'è vento, insomma rimaniamo in casa (ho brontolato, lo ammetto) fino a fine mattinata, quando la pioggia si calma un po'. Prendiamo il bus, che ferma a due passi da noi, è economico e con orari buonissimi e ci dedichiamo alla scoperta di Mykonos town di giorno. Compriamo qualche cosa (è impossibile non comprare, penso ci siano anche riscontri scientifici!), mangiamo e torniamo a casa.
Dopo un po' di piscina, che era tardi per andare al mare, scendiamo (gli appartamenti sono alla fine di una piccola salita, altrimenti non godrebbero di tali panorami) alla taverna di Nikolas. Senza tema di smentita, è il posto più buono in cui mangiare. La sua mussaka, gli spiedoni di carne, abilmente cotti dal papà di Nicolas, e la feta al forno me li sogno ancora oggi. Il servizio è gentilissimo, mangi con i piedi sulla sabbia se vuoi, la famiglia dei proprietari è unica, offrono sempre il dolce e un liquore tipico. Tantissime volte pensiamo di andare a trascorrere un week end a Mykonos anche solo per mangiare da Nicolas. Che poi si diventa anche un po' amici e questo rende la vacanza ancora più bella.
I giorni scorrono essenzialmente alla spiaggia di Platys Gialos, con qualche incursione a Psarou, che sono a nostro avviso quelle più belle. Ci godiamo il sole, il vento, che se non ci fosse si cuocerebbe, il mare con i pesci, anche quelli che morsicano feroci le caviglie, usciamo la sera e svuotiamo la testa. Un giorno affittiamo una macchina per esplorare l'isola per intero. Abbiamo girato tutte, e lo dico in senso letterale, le strade asfaltate e sterrate presenti. In alcuni punti, davanti a discese pazzesche, ho avuto paura che la nostra piccola macchinina ci desse forfait, invece ha resistito.


Una sera, Nicolas ci avverte di una festa di una azienda svedese che avrebbe occupato l'intero locale. Potevamo anticipare la cena o non andare. Non ci abbiamo pensato un secondo. Doccia, recuperiamo anche i due ragazzi con cui abbiamo diviso il taxi il primo giorno e andiamo a mangiare. Quando vediamo il locale riempirsi di ragazzoni e ragazzone tutti vestiti in costumi vari, capiamo che la festa è cominciata, e noi ci siamo finiti dentro. Veniamo coinvolti in balli, bevute e allegria, per tutta sera. Sinceramente non ricordo a che ora siamo andati a casa, ricordo che la cena ci è stata offerta dal capo dell'azienda in persona, con cui abbiamo parlato e bevuto a lungo. Ma il ricordo che porto nel cuore con più gioia, insieme alla sensazione di spensieratezza che tanto si cerca ma raramente si trova, è la bellissima amicizia con una coppia di ragazzi americani che vivono a Londra, anche loro rimasti nel locale durante la festa, ma estranei all'azienda come noi, con cui abbiamo creato da quella sera un'Amicizia speciale. Andiamo a trovarli a Londra spesso e parliamo come se ci conoscessimo da sempre. Alchimie strane che si verificano in presenza di felicità.
La serata è quasi a conclusione della vacanza, che ci regala ancora momenti di amicizia, bel mare e sole.


Cosa ci siamo portati via da Mykonos? Il regalo di una decina di giorni di testa vuota, il regalo di una natura che non ti lascia tempo neanche di pensare da quanto è prepotentemente bella, il regalo di girare per le piccole vie piene di colori ma anche di bianco, di fiori, di profumi, assolutamente liberi, il regalo di sentirsi al sicuro, il regalo del conforto che un'Amicizia bella sa dare. E sì, anche tantissimi regalini, decisamente più materiali, ma che quando li guardo mi riportano là.

Piccola nota: Mykonos è bella a tutti i livelli. Noi non cerchiamo il divertimento sfrenato e non l'abbiamo fatto neanche lì, ma chi vuole può andare nelle spiagge di Paradise e SuperParadise che sono decisamente più scatenate, e far tardi insieme a tantissima gente. Insomma, abbiamo visto ragazzi in viaggio di post maturità, famiglie con bambini e coppie di anziani che a Mykonos trascorrono 6 mesi all'anno da 40 anni...tutti trovano il loro posto speciale, in quest'isola che speciale lo è veramente.





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